domenica 29 novembre 2015

ARROSTO DI SEITAN CON CREMA DI VERDURE

Finalmente riesco ad impossessarmi del blog, e poter scrivere di ciò che più mi appassiona...il cibo, e non solo quello.
Nella mia modesta vita devo sinceramente ringraziare la mia bisnonna, e di seguito mia madre (quelle volte che si impegnava a cucinare), per avermi fatto amare il cibo. A detta loro, sono sempre stata una buona forchetta, non disdegnavo nulla, a parte le carote e zucchine lessate, o anche le barbabietole, che ho iniziato ad apprezzare in questi ultimi anni.

La mia bisnonna, da parte materna, era una tipa tosta; ma anche quella paterna non scherzava, purtroppo non l'ho mai conosciuta, come non ho potuto conoscere la sua cucina della bassa Lombardia.
La mia bisnonna materna (Emma), classe 1889, all'età di otto anni andava a lavorare come mondina, portava poi il fratellino più piccolo nel cesto e andava al fiumiciattolo a lavare i panni; è stata sposata per procura (venduta), ha vissuto due guerre, e sotto il dominio nazi-fascista, visto che faceva la cuoca per un gerarca, rubava il "rubabile" per dar da mangiare a tutto il vicinato, che non se la passava tanto bene.

Ricordo ancora il profumo dei suoi risotti, soprattutto quello allo zafferano, tipico di Milano, di come conoscesse, senza fare scuole e corsi, ortaggi, frutta e carni. Di come sapesse sapientemente lavorarli, e di come non fidarsi delle primizie; perché diceva, che i primi erano troppo giovani e non avevano sapore. Non si sbagliava mai!
Al di là che cucinasse anche la carne, quello che più mi è rimasto impresso, nel corso degli anni, era la sua sicurezza e dimestichezza, in cucine che professionali non erano.
Era proprietaria di una trattoria e di una collinetta, nel pavese, che produceva vino e che, ahi me, perse per brutte vicende famigliari.
E' grazie a lei, e poi a mia madre che ho imparato la "cremolada", o crema di verdure!

Probabilmente vi chiederete, cosa potrà mai interessare a voi della mia bisnonna, materna o paterna che sia; e questo è il punto!
Io credo che non ci si debba mai allontanare dai racconti orali, che siano di vita o di cucina, poiché è in questi racconti, che ritroviamo noi stessi e riusciamo a capire cosa e chi, effettivamente si cela dietro ad un piatto o ad un prodotto (di qualità), che possiamo trovare sulle nostre tavole.

Ed è questo il mio intento...trovare produttori e prodotti di qualità, accessibili a tutti; prodotti e produttori che hanno una storia da raccontare, che sia di passione, amore, e anche di sofferenza.
Perché dietro ad una azienda e dietro ad un prodotto, ci sono persone che aprono il loro cuore e si mettono in gioco ogni giorno, perché questo loro amore arrivi anche a noi.

E questo è quello che ho percepito, quando ho assaggiato questo vino e dopo aver conosciuto anche il produttore.

Questo è un vino che proviene dalle terre della Sicilia, e precisamente dalla zona di Marsala, ha un colore giallo paglierino; nella descrizione tecnica del vino, parlano di "olfatto" intenso e floreale, ma a me ha ricordato tantissimo la vaniglia; in bocca è morbido e vellutato.
L'abbinamento che viene proposto è con il pesce o con piatti tipici siciliani, come la Busiata cu mataracco,Caponata e cous cous di pesce povero, ma essendo vegana ho elaborato questo arrosto, per accompagnare il vino. ;)

INGREDIENTI
per l'arrosto
2 confezioni di seitan in polvere
2 cucchiai di fiocchi d'avena
3 cucchiai di farina di ceci
3dl di brodo vegetale
1 cucchiaio di lievito alimentare
1 cucchiaio di salsa di soia
1 confezione di cannellini o ceci (già cotti)
1 spicchio di aglio

per il ripieno
4 mazzetti di spinaci
1 carota e 1 patata cotta al vapore
1 spicchio di aglio
1/2 cipolla
1 presa di sale
pepe q.b
1 cucchiaio di salsa di soia

per la crema di verdure
1 carota 
1 costa di sedano
1 cipolla
acqua q.b
1 presa di sale
1 spicchio di aglio


PROCEDIMENTO
per l'arrosto
In una terrina metto il preparato per il seitan, il lievito alimentare e la farina di ceci. A parte frullo il brodo con i legumi, che aggiungo nella terrina con il preparato di seitan. Mescolo bene con un cucchiaio fino a quando non ottengo una massa lavorabile. La stendo poi tra due fogli di carta da forno e le do uno spessore di 1cm circa.

per il ripieno
Preparo pra gli spinaci, facendoli appassire in padella.
In un'altra terrina trasferisco gli spinaci e le verdure cotte a vapore, mescolo bene e lo stendo sulla superficie dell'arrosto.

per la crema di verdure
Trito la carota, la cipolla, ed il sedano. In un pentolino, non troppo capiente, aggiungo dell'olio, e le verdure. Faccio rosolare per qualche minuto, aggiungo un bicchiere di acqua calda e faccio cuore per 15 minuti. Quando le verdure saranno morbide, la crema è pronta. Se volete poi una crema, dove le verdure non sono a pezzi, frullatela due minuti con il frullatore ad immersione.


assemblaggio
A questo punto inizio ad arrotolare l'arrosto, sigillando le due estremità, e sulla superficie stendo un velo di salsa di soia. Lo avvolgo nella carta da forno,  lo chiudo poi nella carta di alluminio, e lo metto su di una placca da forno rettangolare.
Inforno ad una temperatura di 180° per 60 minuti, girandolo ogni tanto. Una volta terminata la cottura, lo lascio leggermente raffreddare, in modo da poterlo tagliare con facilità.
Lo servo poi nei piatti accompagnato dalla crema di verdure, e da un ottimo STILLA, che potete trovare qui.


mercoledì 11 novembre 2015

CONSAPEVOLMENTE VEGAN!

Questa è la mia primissima recensione di un libro, e spero di recensirlo bene; nel senso che vorrei riuscire a trasmettervi, con parole, quello che questo libro ha trasmetto a me (pur essendo vegana da ormai 20 anni e vegan-crudista da due).
Ma prima vorrei fare una premessa, perché credo sia doverosa, nei confronti dell'autrice.
Lucia Valentina Nonna è, da qualche anno, una foodblogger conosciuta nel "mondo" vegan e non; il suo Blog LaBalenaVolante è pieno, non solo di ricette, ma anche di libri e viaggi.

 Si perchè a Lucia, oltre che cucinare, piace  anche leggere e viaggiare.
Ad ogni libro è abbinata una ricetta, ed in ogni suo viaggio vengono menzionati localini, ristoranti dove poter mangiare vegan, o riproporre delle ricette che lei stessa ha addentato.

Il suo è un blog rivolto a tutte a tutti; a tutti coloro che vogliono capire ed informarsi, per poter intraprendere un cammino consapevole e di rispetto, e a tutti coloro che vogliono trovare qualche idea in più per le loro ricette.

Ho avuto l'immenso piacere di conoscere Lucia, di persona, a Fa' La Cosa Giusta a Milano.
Mentre ero presissima nel fare dimostrazioni di succhi, frullati e ricette Raw, mi trovo davanti Lei, con i suoi capelli rossi, luminosa e sorridente. E' stato subito feeling; anche se ad essere sincera, questo feeling si era creato tempo fa sul web. Parliamo del più e del meno, tra un taglio di carota e uno di barbabietola, promettendoci di sentirci al più presto.
Tutto questo succedeva ad Aprile.

E nel frattempo Lucia, scriveva il suo personalissimo libro.

Un libro che, a differenza del titolo, non racconta i trascorsi quotidiani di una famiglia vegan...no,no. Racconta di come Lucia, con la sua sensibilità, la voglia di conoscere e capire, l'amore ed il rispetto verso gli animali, l'abbiano portata a questa scelta consapevole, e di saper coinvolgere, senza forzature, in questa scelta, anche persone a lei vicine.

Posso assicurarvi che non è per nulla un libro troppo serio, anzi l'autrice, gioca molto sull'autoironia, e rende il tutto piacevolmente fresco e scorrevole.

Il libro è diviso in capitoli, ventotto per la precisione; dove Lucia si racconta (già dal primo capitolo); ci racconta di come, possa essere facile cadere nel tranello della contraddizione in-consapevole; ma che grazie alla sua voglia di conoscere, di capire, grazie anche a persone, come Angela  e Lidia, che l'aiutano in questo suo percorso, ci si possa evolvere e liberarsi da tutti quei legami (culinari), dati da retaggi  tradizionali. Di una tradizione, che vedeva e vede, purtroppo e troppo spesso, ancora gli animali, come merce da mangiare (sacrificare inutilmente), da sfruttare per trarne profitto.

Lucia riesce in tutto questo, si documenta; non solo legge libri ed articoli scientifici, cita anche direttive legislative, articoli di testate straniere importanti (come il New York Times). Si pone, inizialmente, domande che, per chi inizia questo cammino consapevole, normalmente si pone.
Domande su come e dove poter prendere le proteine, il ferro, quali alimenti mangiare per poter avere un giusto apporto nutrizionale, senza ovviamente, rinunciare alla buona cucina, che sia fatta in casa o cucinata in ristoranti e bar.
Aiuta a capire, che per mangiare vegan, non c'è bisogno di cercare chissà quali alimenti, poiché possiamo tranquillamente, soddisfare palato e stomaco, anche con semplicità.

Ed è proprio con semplicità che Lucia, permette a tutti noi, con questo suo libro, di poter intraprendere questo percorso, senza farsi prendere dal panico; ma che con la documentazione, l'amore verso gli animali ed il nostro pianeta, si può cambiare in meglio...

venerdì 9 ottobre 2015

VEGAN ITALY: UNA RIVISTA A 36O°



Ultimamente è nata una nuova rivista, che non tratta solo ed esclusivamente di ricette vegan; ma va oltre.
Spazia dalle ricette, appunto, a come potersi muovere, in giro per il mondo trovando sempre locali, negozi che vendono abbigliamento etico; si potrebbe parlare di una cartolina di viaggio.
Interviste a personaggi sia dello spettacolo che dell'economia, con una loro versione sul perché della scelta vegan, e l'interesse che può, questa scelta, incidere sul benessere del nostro pianeta.
Inserti speciali, come in questo numero con ISA CHANDRA MOSKOWITZ, che ha fatto della propria scelta di vita un lavoro a tempo pieno, e che divulga golosamente con le sue ottime ricette.

Poi c'è MIMI KIRK, che ci porta a scoprire il suo cambiamento, grazie ad una alimentazione Vegan-Crudista; e UMBERTO VERONESI, che ci spiega la sua filosofia sul rispetto della vita.

Ma non preoccupatevi...le ricette sono tante, molte! Dall'utilizzo delle erbe spontanee, alle ricette dal mondo.

Aprendo la rivista è possibile essere guidati, al suo interno, scoprendo tutti gli argomenti trattati, e i nomi dei vari collaboratori, che aiutano a rendere interessante questa rivista, un calendario sulla stagionalità degli alimenti del mese e anche sulle erbe aromatiche (molto utile). Una sezione dedicata alla posta, con gli esperti pronti a rispondere ai vostri dubbi, sull'alimentazione, sul sociale e sui dubbi che possono riguardare il nostro atteggiamento verso gli amici a 4 zampe.

C'è molto da leggere, è vero; ma vi posso assicurare che sono articoli molto interessanti, dai quali si può prendere spunto, che sia una semplice riflessione, una ricetta, o un appunto per un viaggio annotandosi indirizzi utili. 

 Potrete trovare la rivista a Torino il 17 e 18 Ottobre a Fa' La Cosa Giusta,  presso lo stand della casa Editrice SONDA (STAND P04), ma non solo...ci sarò anch'io, presente allo stand, e terrò due showcooking domenica 18 dalle 11.30 alle 12.30 e poi il pomeriggio dalle 14 alle 15. Trovate tutte le info qui.

Vi aspetto numerosi!! ^_^






martedì 6 ottobre 2015

UNA GRANITA FATTA CON IL CUORE

Ormai non è più estate, e ne sono pienamente consapevole; magari vi potrà sembrare inopportuno parlare di granite in questo autunno che stenta a decollare. Vi assicuro però che era da tanto tempo, se non sbaglio al rientro delle mie vacanze, che volevo parlarvi di questa piccolissima graniteria, che produce dei veri gioielli (ma non in soldoni) per il palato.

Diciamo che un pomeriggio, soleggiato, secco, e forse anche annoiato in quel di Palmi, mi sono ritrovata con i miei elfi a percorrere la via Roma. Questa è una via parallela alla Piazza Primo Maggio, dove le persone, la sera, si ritrovano per passeggiare (fare le vasche), e fermarsi in qualche locale.
Via Roma non è lunghissima, ma lunga tanto quanto basta per poter ammirare, ancora, i vecchi edifici, che l'ondata  del terremoto calabro-siculo del 1908, ha lasciato "quasi" intatti. Il termine di questa via porta direttamente all'ingresso di Villa Mazzini, dove si viene accolti da un bellissimo e rigoglioso parco Comunale, ricco di piante secolari. Dalla balconata del parco è possibile ammirare, oltre al mare, la costa Siciliana e lo Stromboli in lontananza, che spesso ci ricorda della sua presenza con qualche fumata.

A metà (circa) di via Roma, siamo stati rapiti da questa piccola bottega, coloratissima, piena di scritte che invogliano, chi passeggia, a soffermarsi nella lettura. E la curiosità porta poi l'occhio a cercare di capire cosa, effettivamente, possa nascondere al suo interno. Timidamente ci avviciniamo all'interno, che poi interno non è, perché il banco è proprio a ridosso del marciapiede. Gentilmente e con un sorriso, ci regalano un assaggio, di quello che io credevo fosse un gelato al cioccolato. Con voce pacata, mi viene descritto che quello che sto per assaggiare non è gelato al cioccolato, ma bensì una granita al cioccolato!
La consistenza era identica, una mantecatura perfetta, e si scioglieva in bocca che era un piacere.A me e agli elfi è bastato solo un secondo, per capire che avremmo sicuramente assaggiato le loro granite; non potevamo proseguire senza concederci qualche minuto di delizia.

Così mentre ancora il mio palato assapora il ricordo di quell'assaggio, al banco vedo almeno una decina di gusti di granite, dalle mandorle, ai fichi d'india, usando solo ed esclusivamente frutta di stagione e senza l'utilizzo di coloranti chimici o naturali.
Prima di sedermi al tavolo, di un color verde pisello acceso, mi trattengo a parlare un attimo e mi viene spiegato, che questa bottega è stata aperta per la pura passione per la granita. Vero è che da AL CILEA non trovate solo granite, ma potete chiedere degli ottimi frullati e anche centrifugati.
Per i più golosi e per chi ancora mangia tradizionalmente, si possono gustare delle ottime crepes salate o dolci, è possibile chiedere anche l'aggiunta di panna montata alla vostra granita, e per i più grandi ci sono anche le granite alcoliche.
Diciamo che ce n'è davvero per tutti e per tutti i gusti!

martedì 22 settembre 2015

FORMAGGIO STAGIONATO CON FIORI DI CARTAMO E PEPRONCINO


Ultimamente quando vado al mercato, e passo di fianco alle bancarelle dei formaggi, vengo presa da malessere. Quando sento quell'odore di latte intenso, misto a formaggi erborinati o a pasta morbida, non so perché, ma non ce  la faccio è più forte di me!
E pensare che, ai tempi, ero una grandissima mangiatrice di formaggio. Forse sarà perché non ne tocco "quasi" più da anni; dico quasi perché è capitato che ci scappasse un assaggio.
Ed è in quei momenti che  mi rendo sempre più conto, di quanto molto spesso la tradizione, la cultura e l'ignoranza siano duri a morire. Non c'è niente da fare, a noi (umani in generis),ci piacciono le cose saporite, perché non siamo più abituati a mangiare in modo semplice; e lo dimostra anche questo formaggio che sto per postare.
Potrebbe essere un articolo contraddittorio, ma non lo è affatto, e spero di riuscirmi a spiegare in modo esauriente e senza commettere passi falsi.

Io per prima ci metto la faccia. Però mi rendo anche conto che, dopo anni di tradizione culinaria, di piatti elaborati, riviste del settore, e chi più ne ha più ne metta; credo possa essere difficile riuscire a proporre, a palati "non più puri", piatti semplici sia nel gusto che nell'estetica.
Eh già perché sarebbe facile mangiarsi "semplicemente" della frutta, o " semplicemente" della verdura; ma così non è!
Soprattutto per chi (come me), ha sempre avuto la passione per la cucina ed un estro creativo abbastanza spiccato, l'amore per i sapori combinati e decisi; e si è sempre cimentato/a nella preparazione di piatti più o meno elaborati.
Non crediate però che in questo tipo di cucina, non ci debba mettere impegno, creatività e tempo. Sempre che si vogliano fare piatti elaborati (più o meno), e che si avvicinino alla nostra cucina di tradizione; e quando scrivo questo intendo come intensità di sapori, non come uguaglianza di sapori, perché così non è!

Potrete trovare le stesse assonanze nei titoli, ma non nel gusto e nella consistenza!

I formaggi raw (o crudi), come la ricetta che sto per postare, non hanno nulla a che fare con i formaggi di latte vaccino. Il primo viene prodotto con frutta oleosa, mentre il secondo con latte vaccino, di pecora o di capra; tutt'altra struttura, tutt'altra etica. Ma ciò che li accomuna, sono i sapori forti o dolci, a secondo del tipo di lavorazione.

Quando mangiate un formaggio Raw, dite alla vostra mente di cancellare i profumi, che ha memorizzato nel tempo, ed i sapori; perché questa è e sarà una nuova esperienza a livello dei sensi.

INGREDIENTI

200gr di anacardi precedentemente ammollati per tutta la notte
200gr di noci di macadamia ammollate anche loro per una notte
1 cucchiaino di peperoncino
1 cucchiaio di Maca in polvere
1 cucchiaino di fiori di cartamo essiccati (o altri fiori di vostro gradimento)
1 cucchiaio di maca in polvere
1 bicchiere di acqua filtrata

ATTREZZATURA
2 fustelle per formaggio
essiccatore

PROCEDIMENTO

Lascio gli Anancardi e le noci di Macadamia in ammollo per tutta la notte. Passato il tempo di ammollo, scolo la frutta oleosa e la sciacquo. Metto poi nel frullatore tutti gli ingredienti e frullo fino ad ottenere un composto cremoso. A questo punto metto questa crema all'interno delle fustelle, le copro con della carta assorbente ben fissata ai lati, e le lascio riposare al buio per due giorni.

Trascorsi i due giorni, il formaggio avrà perso del liquido, che andrò a buttare. Tolgo dalle fustelle il formaggio fresco, e lo metto in una terrina; aggiungo poi il peperoncino, la polvere di maca, i fiori di cartamo e mescolo bene fino a che gli ingredienti non si sono ben amalgamati.

Riempio nuovamente le fustelle e le lascio riposare un giorno in frigo; in questo modo il formaggio si solidifica. Tolgo nuovamente il formaggio dalle fustelle, e lo metto nei cestelli dell'essiccatore ad essiccare per 12 ore a 42°. In questo modo si formerà una crosticina sopra al formaggio.

Passata la fase dell'essiccazione, avvolgo i formaggi nella carta forno, e li ripongo in un contenitore ermetico, lasciandolo poi in frigo per un mese a stagionare.

Posso dirvi che io ho ancora del formaggio a fermentare da Maggio; se volete, dopo un mese lo potete mangiare, ma se vi piacciono i sapori forti...vi consiglio di prolungare il tempo di stagionatura in frigo!!  ^_^

mercoledì 16 settembre 2015

UN PRIMO PIATTO BOH...NISSIMO!

Qui lo devo ammettere e lo voglio ammettere, il mio trasferimento a Mantova, in giovane età, mi ha dato la possibilità di conoscere piccole realtà nel mondo del cibo che , da brava milanese ignoravo. O meglio...ho sempre sentito i discorsi di mia madre, riguardo i suoi parenti che vivevano nella provincia di Pavia (in campagna), e producevano per loro vino, carne, formaggi; e ne rimanevo sempre estasiata. Immaginarmi l'atmosfera di quei posti, la sveglia al mattino presto per mungere le mucche, i suoi zii che, sul tavolo di legno della cucina, le facevano trovare una foglia di fico con la panna appena schiumata dalla mungitura.

La Campagna. La gente, la terra, il territorio...

Non preoccupatevi, non sono qui per descrivere la bontà di un formaggio o di un salume, lungi da me il pensiero; in questi anni il mio percorso è stato "felicemente" lungo, pieno di scoperte, e desidero che prosegua in questa direzione... per tutta la mia vita.

Quello di cui mi preme parlare, e presto metterò a posto il blog inserendo rubriche, recensioni ed articoli, è venire a conoscenza di piccole realtà che contribuiscono a rendere "unico" il nostro paese, per quanto concerne tutto ciò che riguarda il cibo; dal prodotto primario, fino alla sua lavorazione.

E questo sarà il mio post, spero di una lunga serie, dove parlerò appunto di queste piccole realtà; di produttori e di aziende uniche, che fanno prodotti di eccellenza ed alla portata di tutti.

Come questo vino che vedete nella foto; un vino prodotto con amore e per amore, dall'enologo Gianfranco Maltese.
Proviene da una famiglia che produce vino da ben 5 generazioni, e finalmente ora grazie all'appoggio della Cantina Castrocielo di Roma, è riuscito a mettere sul mercato tre fantastici vini: Boh! bianco e rosso, Stilla.

Il vino di cui vi parlerò oggi (insieme alla ricetta), è il vino bianco BOH!
Questo vino nasce da uve a bacca bianca, frutto di una selezione di vigneti, estesi in contrade che, per terreno ed esposizione, presentano un microclima ideale, che riesce a conferire spiccate note floreali e grande freschezza. La zona di produzione è Marsala.
Si presenta con un colore giallo paglierino ed ha un profumo intenso e floreale; sinceramente quando l'ho assaggiato, mi ha ricordato i campi in fiore.
Nella scheda tecnica, si trovano gli abbinamenti consigliati come pesce alla griglia o frutti di mare; ma da buona vegana ho voluto abbinare questo vino ad un pesto fresco. E questo abbinamento me l'ha suggerito appunto la sua forte nota floreale.

Il pesto in questione è un pesto fatto con i fiori di zucca, ma non ho utilizzato i pinoli, bensì le mandorle, per poter rafforzare la nota floreale del vino.

INGREDIENTI

per il pesto

1/2 cassetta di fiori di zucca
1/2 mazzetto di basilico
1 pugno di mandorle spellate
3 cucchiai di olio evo
olio di semi di girasole q.b
sale q.b
1 presa di curcuma

PROCEDIMENTO

preparo prima il pesto ai fiori di zucca, iniziando a pulire i firi privandoli del pistillo e delle barbe esterne. Li immergo poi, una alla volta in una bacinella di acqua per pulirli e per non rovinarli; lavo bene poi anche le foglie di basilico e le asciugo.

Nel boccale del frullatore ad immersione metto tutti gli ingredienti, tranne l'olio che lo aggiungo a filo. Quando inizio a frullare, devo ottenere un impasto cremoso.

Preparo ora gli spaghetti di segale, come se dovessi cuocere della pasta di grano, stando attenta ai minuti riportati sulla confezione. Una volta pronti gli spaghetti, verso il pesto e mescolo bene, fino a quando questo no viene incorporato dalla pasta.
Questi spaghetti io li ho serviti presentandoli dentro a dei cestino di pane, ma potete servirli usando anche un coppapasta che inserirete dentro a delle tazze, o appoggerete a dei piatti piani.

Volendo potete guarnire gli spaghetti con una granella di mandorle o pistacchi ^_^



domenica 2 agosto 2015

SORBETTO DI AVOCADO

Finalmente riesco a ritagliarmi un pochino di tempo, per dedicarmi al mio blog...povero blog, lo sto trascurando e non poco. Questo non piace molto, perché ad essere sincera, mi piace postare le ricette che faccio e rendervene partecipi.
In questi giorni poi non faccio altro che correre, da brava donna milanese, tra i miei elfi, la casa, le mie vecchiette a quattro zampe che non se la passano bene, colloqui di lavoro e tanti tanti pensieri!

Ed ora, stranamente, mi ritrovo nella casa arancio da sola, in compagnia delle mie vecchiette (che dormono profondamente), della musica di sottofondo...non mi sembra vero. Un vuoto al quale non sono tanto abituata, e che a dire il vero finirà tra qualche minuto visto che si riempirà la casa. Meglio approfittarne. ^_^

Questa ricetta nasce perché, come al solito, compro troppi avocado! E visto il caldo dei giorni passati, nel giro di poco tempo maturano in fretta!
Però ero stufa di inventarmi insalate, zuppe o vellutate; così ho voluto provare a fare qualcosa di nuovo, sempre stando sul salato. Per questo mi è venuta l'idea di creare un sorbetto, un piatto che potesse essere servito come antipasto e che non riempisse troppo; qualcosa di fresco e saporito, ma anche molto colorato. (Adoro i colori!)  ;)

INGREDIENTI per 2 persone

per il sorbetto

1 avocado grande e bello maturo
1 cucchiaio di prezzemolo tritato
il succo di due lime
100ml di latte di mandorle
una presa di sale
pepe q.b

per la salsa di pomodoro

4 pomodori medi ben maturi
una presa di sale
peperoncino (facoltativo)

PROCEDIEMENTO

Dopo aver pulito l'avocado, metto la polpa nel boccale del frullatore ad immersione; aggiungo il succo del lime, il latte di mandorla, il sale ed il pepe.
Frullo bene tutto fino a quando non ottengo un composto cremoso e lo ripongo in un contenitore ermetico ( di plastica) per poi metterlo in freezer. Non avendo la gelatiera e per poterlo poi mantecare, seguo questi 3 passaggi : metto il sorbetto in freezer e lo lascio fino a quando non si solidifica, dopo di che lo tiro fuori, lo frullo nuovamente e lo rimetto in freezer. faccio questo passaggio per tre volte, in questo modo il sorbetto ottiene la consistenza giusta, non è troppo congelato e fa la pallina che è una meraviglia!

Per la salsa al pomodoro procedo in questo modo: pulisco i pomodori levando la parte centrale con i semi, li taglio a pezzi e li metto nel boccale del frullatore ad immersione, aggiungo poi il sale e frullo tutto! Questa sarà la base sulla quale metterò il sorbetto. ^_^



martedì 21 luglio 2015

CRUDO STYLE: LA PRIMA RIVISTA DI ALIMENTAZIONE CRUDISTA IN ITALIA

Ultimamente passando in edicola, scopro con felice stupore le riviste di cucina Vegana e vegetaria aumentano. Ce ne sono di tutti i tipi, dalla mensili, alle bimestrali e persino quelle con i raccoglitori! Fantastico!!
Ma...sappiate che esiste, finalmente, una rivista di cucina crudista e non solo!!! Non la trovate in edicola, dovete fare l'abbonamento e vi arriva direttamente a casa; oppure potete anche scaricare l'applicazione per Iphone, smartphone e tablet qui.

La rivista contiene un sacco di articoli utili riguardanti la salute, non solo per gli adulti ma anche per i bambini.
All'interno poi potete trovare il menu del mese, dove è scritta una tabella con i giorni della settimana ed il menu da seguire ogni giorno.
E' corredata da ricette, ben spiegate; così se non avete voglia di seguire il "menu del mese" potete sempre sfogliare la rivista e trovare la ricetta che in quel momento fa per voi.

Ma ci sono anche articoli scientifici, schede su frutta e ortaggi di stagione per poterli conoscere meglio ed utilizzarli al meglio, e testimonianze di come la dieta crudista è riuscita a cambiare, in meglio, la vita delle persone che hanno deciso di cambiare.
Una rivista con tante curiosità, con indirizzi utili per poter mangiare Raw anche all'estero.






martedì 7 luglio 2015

BISCOTTI ALLA CANAPA

Questi biscotti alla canapa sono un regalo. Un delizioso regalo di un amico che non sentivo ormai da più di dieci anni; da quando trentenne lasciai Mantova e la storia dei Gonzaga alle mie spalle, per catapultarmi di nuovo nella mia città natale...Milano.

Ma non sono propriamente i biscotti in se il regalo, bensì la farina con la quale ho fatto questi biscotti! Eh si perché in questi quindici anni, credo che il mio amico, oltre che a viaggiare con la barca, abbia fatto passi da gigante; ed ora produce FARINA di CANAPA e PROTEINE della CANAPA.

Mi ricordo ancora quando ci trovavamo in compagnia e di quanto spesso lui raccontasse delle proprietà di questa pianta. Certo ai tempi, quindici anni sembrano pochi ma vi assicuro che non lo sono affatto, non c'era così tanta informazione come adesso; quindi poteva suonare strano che in una singola pianta, tra l'altro messa al bando, potesse essere un portento!

Insomma per farla breve, mi ha contattato e mi ha regalato la sua farina e le proteine di questa stupenda pianta.
Una volta aperto il sacchetto della farina, sono rimasta affascinata dal suo profumo schietto, ma anche dal suo colore intenso. Mia figlia subito mi ha chiesto di farne dei biscotti INSIEME, potevo forse dirle di no? Non sia mai!

Ma prima di postarvi la ricetta, ci terrei tanto in questo mio piccolo spazio, a farvi conoscere questa piccola realtà; di questo produttore del mantovano, che produce farina e proteine della canapa e che si appoggia ad un mulino locale per avere il prodotto finito. E se siete interessati potete visitare il loro sito, dove in apertura trovate queste belle parole: "...Ci siamo ispirati al vecchio detto dei nostri nonni: la tèra l'è bassa, per ricordarci che I frutti migliori si ottengono con dedizione e con impegno, ma anche con rispetto, poiché per coltivare la terra ci si deve chinare"
Provate a dargli un'occhiata e magari a comprare uno dei loro prodotti, io ho fatto dei biscotti molto buoni, ma la farina di canapa ad esempio la potete usare per  fare anche il pane o della pasta fatta in casa. E le proteine le potete aggiungere nello yogurt vegetale o nei frullati.

BISCOTTI ALLA CANAPA

INGREDIENTI per circa 20-25 biscotti

200gr di farina di canapa TERRE BASSE
100 gr di farina di riso
50 gr di polvere di cacao
4 cucchiai di olio di semi di girasole
latte di soia q.b
una presa di sale
100gr di zucchero di canna
una presa di vaniglia in polvere

PROCEDIMENTO

Preriscaldo il forno a 170°
In una terrina metto tutti gli ingredienti secchi e li mescolo bene per farli amalgamare. Successivamente inserisco gli ingredienti liquidi. Ho scritto latte di soia q.b, perché l'impasto non deve risultare liquido, ma deve essere lavorabile come la pasta frolla. A questo punto con un mattarello stendo l'impasto e gli do uno spessore di circa 4-5 mm. Con un coppapasta rotondo  e piccolo ne ricavo dei biscotti; io e Agata ci siamo divertite con una specie di TIMBRO per biscotti a creare dei decori, ma si può tranquillamente lasciarli lisci, o usare una forchetta per poterli decorare.
A questo punto li inforno per circa 15 minuti, una volta poi raffreddati tenderanno ad indurirsi un pochino, ma non troppo, avranno la consistenza della pasta frolla.
Sono ottimi da servire con il te o una tazza di caffé, quindi ottimi per la colazione e la merenda!!






mercoledì 17 giugno 2015

RAVIOLI RAW RIPIENI

Ci sono riuscita!!! Mi sono fatta i ravioli ripieni :)
Ammetto che come prima volta, ho avuto i miei momenti di perplessità nel farli e mi ponevo domande tipo: "ma 6 ore di essiccazione basteranno?" oppure "riuscirò a staccare questa sfoglia?...mi sa che ho messo troppo succo d'agave!"

Però ero troppo curiosa. Volevo assolutamente provare e capire il procedimento. Anche perché una volta fatti questi, già pensavo a come poterli elaborare  ^_^
Questo nuovo percorso mi sta dando davvero tante soddisfazioni, riesco a sperimentare, ad inventare, a rielaborare ricette viste sul web o su qualche libro; e questa cosa mi piace davvero tantissimo.
Ha a che fare con la creatività, e non potrei mai vivere senza!! Sapere che puoi "giocare", divertirti CREANDO! Beh lo trovo stupendo! Soprattutto perché questa è una cucina molto colorata, ed io adoro tantissimo i colori.


INGREDIENTI per 10-12 ravioli

per la sfoglia

3 tazze 1/2 di pomodori tagliati a dadini
1 cucchiaino di succo d'agave

per il ripieno

2 teste medie di funghi Portobello
1 cucchiaio di ricotta di macadamia
1 manciata di pan di zucchero tagliato sottile

per la marinatura

1 cucchiaio di salsa di soia
1 cucchiaino di succo di limone
1 cucchiaino di succo d'agave
2 cucchiaini di erba cipollina

PROCEDIMENTO

per la sfoglia

Nel frullatore metto i pomodorini, privati dei semi e dell'acqua, e il succo d'agave. Frullo bene fino ad ottenere una consistenza cremosa.
Stendo poi il composto sui fogli antiaderenti dell'essiccatore e lascio essiccare per 6-8 ore, a 42°.
Passato questo tempo tolgo la sfoglia dal foglio e la taglio ricavandone dei quadrati di circa 4-5 cm di lato, e li metto da parte.

per il ripieno

Lavo bene le teste del portobello, la taglio a dadini e li metto in una terrina; taglio il pan di zucchero sottilissimo e lo metto insieme ai funghi. A questo punto preparo la marinatura, versando tutti gli ingredienti nella terrina sopra ai funghi. Mescolo bene e lascio riposare per almeno 30 minuti.

assemblaggio

Passati i 30 minuti tolgo la marinatura; a parte diluisco con un pochino di acqua la ricotta di macadamia e la mescolo ai funghi e al pan di zucchero.
Prendo i miei quadretti di sfoglia e al centro posiziono il ripieno e li chiudo. Io ho fatto dei triangoli, ma volendo si possono anche chiudere a tortellino.
Li metto sopra ad un piatto da portata e li guarnisco con una crema di avocado al basilico, per dirla in parole povere un pesto "ricco". ;)


ENGLISH VERSION

I succeeded !!! I got ravioli :)
I admit that as a first time, I had my moments of doubt in them, and I asked myself questions like, "but six hours of drying will be enough?" or "I can pull this sheet? ... I guess I put too much agave syrup!"

But I was too curious. I really wanted to try and understand the proceedings. Because once these facts, already thinking about how they can work out ^ _ ^
This new route is giving me so many satisfactions, I can experiment, to invent, to rework recipes viewed on the web or in some book; and this thing I really like a lot.
It has to do with creativity, and I could never live without !! Know that you can "play", CREATING fun! Well I find it amazing! Especially because this is a very colorful kitchen, and I love the colors so much.


INGREDIENTS 10-12 ravioli

for the dough

3 1/2 cups of diced tomatoes
1 teaspoon agave juice

For the filling

2 medium heads of Portobello mushrooms
1 tablespoon ricotta macadamia
1 handful of sugar loaf sliced ​​thinly

for marinating

1 tablespoon soy sauce
1 teaspoon lemon juice
1 teaspoon agave juice
2 teaspoons chives

PROCEDURE

for the dough

In blender I put the tomatoes, seeded and water, and the agave juice. Flutter well to obtain a creamy consistency.
Then he spreads the mixture on nonstick dryer sheets and leave to dry for 6-8 hours at 42 °.
After this time I remove the dough from the sheet and cut obtaining squares of about 4-5 cm per side, and put them aside.

For the filling

Wash well heads portobello, the cut into cubes and put them in a bowl; Cutting the sugar loaf thin and put together with mushrooms. Now prepare the marinade, pouring all the ingredients into the bowl above the mushrooms. Stir well and let stand for at least 30 minutes.

assembly

Past the 30 minutes take off the marinade; apart dilute with a little water ricotta macadamia and mushrooms and stir the sugar loaf.
I take my squares of puff and I place the filling in the center and close them. I made triangles, but if you want you can also close a tortellini.
I put them on to a serving plate and garnish them with a cream of avocado and basil, to put it simply a pesto "rich". ;)








domenica 14 giugno 2015

TAGLIOLINI DI ZUCCHINE CON FIORI DI CARTAMO

Ecco qui! Questo è il classico esempio di quando le ricette nascono in fretta e furia, con la voglia però di mangiare qualcosa di buono e saporito.
Così ti inventi dei tagliolini di zucchine, utilizzando degli ingredienti come l'avocado che se lo lasci fuori per un altro giorno, inizia a parlarti! ^_^

Eh beh spesso capita, soprattutto con questi caldi, compri della frutta o della della verdura e poi...puff! Nel giro di qualche giorno matura troppo in fretta. Non a caso cerco di riciclare anche quella.

I fiori di cartamo per me sono stati una vera scoperta! Ho trovato questo grande magazzino super accessoriato per chi è appassionato di cucina e non solo...
Nel reparto casalinghi ho trovato uno scaffale pieno di fiori essiccati e spezie. Il magazzino in questione è Zodio e si trova a Rozzano. (vi consiglio di andarlo a vedere, anche solo per rifarvi gli occhi).

INGREDIENTI
1 zucchina media
3 pomodori piccadilly o sardi
una presa di fori di cartamo
semi di papavaero

per la crema di avocado e basilico
1 avocado piccolo e maturo
una manciata di foglie di basilico
1 cucchiaio di succo di limone
1 cucchiaio di lievito alimentare
olio evo q.b
una presa di sale

PROCEDIMENTO
Taglio precedentemente con la mandolina la zucchina tagliata sottile e la metto poi in una terrina, aggiungo pochissimo sale per farla spurgare ed insaporire.
Lo stesso procedimento lo uso per  i pomodori.
A questo punto, mentre la verdura riposa, preparo la salsa, mettendo nel boccale del frullatore ad immersione l?avocado, le foglie di basilico ed il resto degli ingredienti.
Frullo bene fino ad ottenere una crema bella corposa.
Unisco ora le zucchine con i pomodori e li condisco con la crema di avocado; mescolo bene in modo che tutti gli ingredienti incorporino bene la crema.
Per impiattare ho usato un coppapasta quadrato adagiato su di un piatto di ardesia. Ho decorato poi il tutto con semi di papavero e fiori di cartamo.
Vi assicuro che i fiori di cartamo sono molto profumati e ne bastano davvero pochi! ^_^

martedì 2 giugno 2015

BISCOTTI AI PISTACCHI CON CREMA AL COCCO E ANACARDI

Questi biscotti nascono dalla voglia di avere qualcosa di solido, da masticare la mattina a colazione. Magari anche come dolcetto durante il pomeriggio, perché no?
Così ho voluto provare ad usare i pistacchi come ingrediente principale. Devo ammettere che saziano molto e ne bastano davvero pochi, tipo due o tre, non di più. Ma vi assicuro che vi tengono che difficilmente poi, vi verrà voglia di qualche spuntino per arrivare a pranzo! ;)

INGREDIENTI

per i biscotti
1 tazza di pistacchi
1/2 tazza di cocco grattugiato
1/4 di tazza di fiocchi di avena
2 cucchiai si succo d'agave
1 cucchiaio di lucuma
1-2 cucchiai di acqua
1 presa di vaniglia in polvere

per il ripieno
1 tazza di cocco grattuggiato
1/2 tazza di anacardi precedentemente ammollati per 2 ore
1/4 di tazza di fiocchi di avena
2 cucchiai di burro di cocco
1 presa di vaniglia
1 cucchiaio di olio di cocco sciolto

PROCEDIMENTO

Metto tutti gli ingredienti dei biscotti nel frullatore, fino a farli diventare un composto abbastanza denso. Lo metto poi tra due fogli di carta da forno e lo stendo dandogli uno spessore di 3-4 millimetri (a occhio).
A questo punto inizio a "ritagliare" le forme, quindi prenderò o un coppapasta o delle formine per biscotti, e li posiziono nei cestelli dell'essiccatore. Faccio essiccare per tutta la notte a 42°.

Nel frattempo preparo il ripieno.
Scolo e sciacquo bene gli anacardi, e  metto tutti gli ingredienti del ripieno nel frullatore. Se vedo che l'impasto è troppo denso aggiungo un pochino di acqua. Lo metto poi in un contenitore ermetico e lo lascio in frigo a riposare.

Il giorno dopo prendo i miei biscotti dall'essiccatore e li metto in frigo per un'ora circa, in questo modo risulteranno più solidi e non si spaccheranno quando dovrò farcirli.
Con una spatolina poi rivesto un biscotto con il ripieno, questo poi lo andrò a chiudere con un altro biscotto. Faccio una leggera pressione tra i due biscotti, in questo modo uscirà un pochino di ripieno che anndrò a livellare con la spatolina o con un coltello.

Si mantengono in un contenitore ermetico in frigo per due settimane! ^_^

domenica 10 maggio 2015

TORTA AL CIOCCOLATO E FRAGOLE




Spesso le ricette nascono per caso, come questa torta al cioccolato e fragole. Capita una mattina, mentre ti rechi al mercato dal tuo fruttivendolo di fiducia, e trovi delle fragole irresistibili, profumate e belle rosse.
E' bastata solo un'occhiata, e la mia mente ha iniziato ad associare le immagini, prima, ed i sapori dopo. Sembrava un film velocizzato. E' bastata solo una semplice occhiata perché, io avessi ben presente cosa avrei potuto fare con quelle magnifiche fragole.
Questo è quello che mi capita spesso, quando mi vengono in mente delle ricette; a volte basta un colore, un profumo, un frutto o una verdura.
Tutto ciò che ci serve per ispirarci l'abbiamo sempre di fronte a noi.

INGREDIENTI per una torta per 6 persone

PER LA BASE
6 datteri medjoul
2 cucchiai di pistacchi
1 cucchiaio di mandorle
1 cucchiaio di olio di cocco sciolto
1 presa di vaniglia

PER LA CREMA
200ml di latte di cocco
1 cucchiaio di Irish Moss
3 cucchiai di succo d'agave
2 cucchiai colmi di cacao in polvere
3 cucchiai di olio di cocco sciolto
4 cucchiai di burro di cacao sciolto
6 fragole

PER LA DECORAZIONE
6 fragole medie
4 fragole medie  (per l'emulsione)
1 cucchiaio di olio di cocco sciolto
2 cucchiai di succo d'agave

PROCEDIMENTO
Nel frullatore metto i datteri denocciolati, la frutta oleosa, l'olio di cocco e la vaniglia. Frullo bene fino ad ottenere un impasto omogeneo, con il quale rivestirò il fondo di un coppapasta di 12 cm, e metto in frigo.
A questo punto preparo la crema.
Sempre nel frullatore metto il latte di cocco con l'Irish Moss, precedentemente messa a mollo per 2 ore. Frullo per 20 secondi, fino a quando l'alga non si è completamente  amalgamata con il latte. Inserisco poi il cacao ed il resto degli ingredienti, e frullo per altri 20 secondi.
Prendo dal frigo la base, lavo le fragole e le taglio a metà. A questo punto posiziono le fragole tagliate tutte intorno al coppapasta. Verso poi tutta la crema e metto la torta in frigo a riposare tutta la notte; se no fosse di notte, calcolate almeno dalle 6 alle 8 ore di riposo.
Passato questo tempo inizio a decorare la torta, tagliando sempre le fragole a metà e le posiziono sopra.
Per l'emulsione metto tutti gli ingredienti nel frullatore e frullo per una decina di secondi. L'emulsione sarà pronta quando inizierà a cambiare colore; diventerà chiara.
Ora non faccio altro che versarla sulla torta e...servire! ^_^


venerdì 1 maggio 2015

UN REGALO INASPETTATO: CETRIOLI MARINATI AL PEPE ROSA



Lo so che i cetrioli  sono estivi e solitamente  cerco sempre di utilizzare  solo frutta e verdura di stagione. Ma a caval donato non si guarda in bocca, come dice il detto! 
Infatti questi cetrioli sono un regalo donatomi da una inquilina dello stabile dove abitavo, che lavora all'Ortomercato, e ogni tanto dopo aver suonato il campanello abbandona davanti alla porta di casa un cartone, pieno di frutta e verdura che verrebbe buttata via. Solo perché su questa compare qualche piccola ammaccatura, questa verrebbe gettata nell'immondizia!
Ben venga allora il suo passaggio sul nostro pianerottolo...

Visto che poi in questi giorni la temperatura era da primavera inoltrata, volevo creare un piatto che potesse rinfrescare. E siccome avevo ospiti a pranzo, quale momento migliore per sperimentare una nuova ricetta?

E' una ricetta semplicissima che richiede anche pochissimo tempo di marinatura, giusto il tempo che il cetrioli prendano il gusto agrodolce e il profumo del pepe rosa.

INGREDIENTI

2 cetrioli medi
1 presa di sale
2 cucchiai di succo d'agave
3 cucchiai di aceto di mele
1 o 2 bicchieri di acqua

PROCEDIMENTO

Lavo bene i cetrioli e con un pelapatate tolgo la buccia dei cetrioli a strisce alterne. Con una mandolina affetto i cetrioli belli sottili e li ripongo in un barattolo di vetro e li metto da parte. in un'altro contenitore preparo la marinatura, quindi verso l'acqua, l'aceto, il sale succo d'agave, il sale ed infine il pepe rosa. Agito bene il contenitore in modo da amalgamare tutti gli ingredienti e verso il contenuto nel barattolo dei cetrioli.
A questo punto chiudo il barattolo e lascio riposare i cetrioli per almeno 30 minuti. E poi...servo in tavola ^_^

Ah se volete potete metterci delle erbe essiccate, ho pensato che la menta non sarebbe male si sposerebbe bene con il pepe rosa; ma volendo potete anche mettere dell'erba cipollina o del coriandolo, provate ad inserire delle erbe che voi preferite!!  ;)




sabato 18 aprile 2015

UNO SPUNTINO SFIZIOSO...





Finalmente riesco a postare, ritagliando del tempo, quello che in questo periodo sto producendo con tanta soddisfazione!!

Certo la strada è ancora lunga, prove di sapori, la ricerca degli alimenti e la sperimentazione, a discapito dei palati della mia family ;)
Beh diciamo comunque che non si possono lamentare anche perché, elfi a parte, le loro espressioni erano di palati appagati.

E ciò che più mi sta appassionando in questo periodo è la scoperta di sapori nuovi, da abbinare anche sapori che si contrastano tra di loro, sapori che..al primo morso si nascondono ma che riemergono un istante dopo, distinti l'uno dall'altro e perfettamente riconoscibili.


Quella che voglio proporvi oggi, e spero vi faccia piacere, è una ricetta di crackers alquanto insolita poichè associa il salato con il dolce; e questo dolce è dato dalla presenza della farina di cocco, molto più acuto della farina di mandorle.

In origine in questa ricetta era ed è presente il cavolo nero ma, non essendo più il periodo, potete sostituirlo con delle erbette, della rucola o con quello che più vi piace.Ho accompagnato questi crackers con una ricottina di Macadamia, davvero molto molto semplice da fare.

Questi crackers possono far parte di un aperitivo oppure come intermezzo aspettando il pranzo o la cena, o anche solamente per togliersi uno sfizio ;)

INGREDIENTI

1tazza di semi di lino
1 tazza di acqua
2 tazze di mandorle lasciate in ammollo tutta la notte
1 tazza di farina di cocco
1 mazzetto di cavolo nero o 4 mazzetti di spinaci
3/4 di tazza di lievito alimentare oppure un cucchiaio di polvere di Maca
1 cucchiaino di paprica
sale e pepe q.b

PROCEDIMENTO

Mescolo insieme i semi di lino con la tazza di acqua e metto da parte. Frullo poi le mandorle fino a renderle farina e metto poi la farina in una ciotola.
Aggiungo poi alla farina di mandorle, il lievito alimentare (o la polvere di Maca), la farina di cocco, la paprica e mescolo bene.
A questo punto trito il cavolo nero o gli spinaci e li aggiungo alla farina di mandorle con gli altri ingredienti e mescolo sempre bene per far amalgamare gli ingredienti.
Adesso posso aggiungere i semi di lino con l'acqua ed impasto bene con le mani.

Prendo poi l'impasto ottenuto e lo stendo, con un mattarello, tra due fogli di carta forno dandogli lo spessore che voglio. Ricordate che più sono spessi, più tempo ci vorrà per essiccare e gli do la forma che più mi piace.
Metto tutto nell'essiccatore a 42° e faccio essiccare per tutta la notte. Se li volete più secchi aumentate le ore di essiccazione.


PER LA RICOTTINA DI MACADAMIA

INGREDIENTI

1 tazza di noci di Macadamia ammollate per 2 ore
2 cucchiai di succo di limone (1/2 limone)
1 cucchiaino di polvere di Maca
1/4 di tazza di acqua e a seguire acqua q.b

PROCEDIMENTO

Con il frullatore ad immersione frullo tutti gli ingredienti, compresa l'acqua. Se vedo che il composto dovesse essere troppo denso e che il frullatore dovesse far fatica, aggiungo dell'altra acqua poco per volta in modo che non diventi troppo liquido. Ed è pronta!!!
La metto poi in un contenitore ermetico e si mantiene per circa 10 giorni. La frutta oleosa tende ad assorbire l'acqua, il che è un bene perché così diventa molto più digeribile; quindi non preoccupatevi se nel tirar fuori la ricotta dal frigo, la vedete molto densa...è del tutto normale e anzi molto più buona.  :)


domenica 12 aprile 2015

FUORI SALONE CON BALU

Milano si sta preparando , ma credo ormai da tempo, al Salone del mobile. E come di consueto intorno a questa grande manifestazione, esistono piccole manifestazioni collaterali dette anche Fuori Salone.
Sono piccoli incontri dove designer, più o meno giovani, propongono le loro creazioni ad un pubblico ristretto (solitamente su invito).

Ebbene quest'anno ci sarò anch'io, di design non presenterò proprio nulla anzi, ma...sarò presente con un piccolo catering in collaborazione con CiboCrudo e Homestudio, Azienda di design e progettazione fondata da Roberto De Santi, che ha scelto di svelare infatti il suo nuovo progetto Dune nella splendida cornice della show-room Arosio di Palazzo Borromeo.


In occasione della presentazione Unveling Dune, di mercoledì 15, in concomitanza alla ricca chermesse di eventi e presentazioni dell’Associazione Le5vie, CiboCrudo sarà infatti presente per svelare i suoi prodotti di punta.

Ad accompagnare i diversi momenti della giornata, e della presentazione, ci sarò io con una una visione assolutamente contemporanea e per certi versi ultramondana per due progetti, quello di Homestudio e di
CiboCrudo, che partono entrambi da un'essenza e da linee di concetto quasi primordiali. Le sinuosità di Dune trovano così un accostamento perfetto e originale in quella purezza di gusti e preparazioni che la cucina raw può garantire.



Se siete interessati a voler vedere una creazione di design, assaporando dei piatti crudi "finger food", contattate: info@iwyworld.com
Io sarò lì e sarò ben lieta di vedervi  ^_^ ...quindi vi aspetto questo mercoledì 15 aprile dalle 9.30 alle 20.00 non mancate!!!

lunedì 30 marzo 2015

SOPRAVVIVERE...SI PUO'!!!

Avrei dovuto scrivere questo post, e ne sono pienamente consapevole, subito dopo la Fiera FA' LA COSA GIUSTA.
Ma...mettici il trasloco, un nuovo progetto, le cavallette e le rane che escon dalle fogne :)
No dai...seriamente ho avuto davvero molto da fare e non sono riuscita nemmeno a mettere giù una bozza di questa bellissima esperienza!!



La cosa fantastica è stato soprattutto dover improvvisare, perchè dei vari showcooking, progettati sulla carta un mese prima, son riuscita a farne solamente due IN TRE GIORNI!!!

Il primo è stato la  preparazione dei dolcetti di frutta secca con le bacche Goji...ah dimentico di dire una cosa! Ehmmm-ehmmm...tutti i prodotti ma tutti tutti, sono di CIBOCRUDO https://www.cibocrudo.com/, la verdura e la frutta fresca proveniva di Bio-express ^_^

Dunque dicevo dei dolcetti di frutta secca con le bacche di goji...

 qui potete vedere il prodotto finale...

  

...qui invece sono alla preparazione dei dolcetti!

Gli ingredienti sono semplici: datteri, uvetta, anacardi, olio di cocco, qualche mandorla, vaniglia, scorza di limone e bacche di Goji; frullate bene tutti gli ingredienti e gli date la forma che più vi piace. 
Per comodità io ho fatto delle palline, ma potete anche farne delle barrette e metterle in frigo a rapprendersi un pochino (circa due ore).

L'altro showcooking che sono riuscita a sviluppare un pochino è stato quello sui formaggi Crudi; sono partita però preparata, portandomi da casa due formaggi. Uno stagionato 18 giorni e fatto con noci di macadamia, anacardi e polvere di maca.
L'altro era un formaggio, sempre di anacardi, in pasta morbida e ricoperto con della paprika dolce.
Durante la dimostrazione ho preparato un formaggio spalmabile fatto con anacardi e senape; voi potete usare anche delle mandorle o della frutta secca che più vi piace ^_^






In questa dimostrazione ho raccontato alle persone, che hanno partecipato, di come sia possibile creare dei formaggi per chi è intollerante al lattosio...ma anche perchè potessero vedere che chi mangia CRUDO...non si fa mancare nulla!!...sia come sapori che come colori!




Sono stati tre giorni intensissimi e ad essere sincera, anche se non ho fatto tutte le dimostrazioni che mi ero prefissata di fare...non ha importanza!!!
Quello che più mi ha appagato è stato vedere quanta gente, di tutte e dico tutte le età, interessarsi a questa alimentazione e cercare di capire quanti benefici può portare, non solo al fisico ma anche al nostro pianeta...animali compresi.

Rivedere tante foodblogger con le quali sono in contatto e stringere maggiormente questi rapporti.
Conoscere persone nuove, vedere soprattutto ragazzini adolescenti chiedere ed assaggiare ciò che prepari e vederli entusiasti nello scoprire sapori nuovi e genuini...e ci son scappati pure i complimenti ^_^

Ma...vedere soprattutto in questa fiera, quanta gente crede in quello che fa, quanta gente crede nel cambiamento verso una società migliore e consapevole...

Ho intitolato questo post ...SOPRAVVIVERE...SI PUO'... perchè sono stati tre giorni di lavoro davvero intenso, ma penso ne sia valsa davvero la pena!!!! ;) 




mercoledì 4 marzo 2015

BALU'...FA' LA COSA GIUSTA!!!

E così anche quest'anno Milano ripropone questo evento, che si amplia ad ogni edizione.
Quello che mi piace di questa fiera è vedere partecipare tante famiglie, con bimbi di tutte le età, ma non solo...giovani coppie, ragazzi e ragazze e perché no....anche chi è più maturo ;)

Tutti interessati a capire come si possa vivere in modo più etico, non solo per noi stessi ma soprattutto per l'ambiente; poiché non dimentichiamocelo...noi qui siamo solo degli ospiti e dobbiamo prenderci cura di questo pianeta, amarlo, rispettarlo e NON INQUINARLO!!!
E va di pari passo, prendersi cura anche del nostro corpo mangiando cibi genuini, etici, che non creino sofferenza alcuna agli animali ed al nostro bellissimo pianeta!!

Ben vengano allora fiere come FA' LA COSA GIUSTA (o anche il SANA di Bologna), dove etica ed eco-sostenibilità vanno a braccetto!!

Qui potrete trovare persone che credono in ciò che fanno e che ci mettono non solo la testa, ma soprattutto il cuore.

Quindi potrete trovare da chi produce accessori con prodotti di riciclo, abbigliamento biologico e...cibo biologico Vegan e Crudo (Raw).

Ed è proprio del cibo che vorrei parlarvi in questo post; si perché quest'anno sarò presente anch'io a FA' LA COSA GIUSTA!!!  :)
Sarò presente nello Stand di CIBOCRUDO https://www.cibocrudo.com, ma non solo....grazie alla collaborazione di Neli's Raw http://nelisraw.blogspot.it potrete partecipare a dei laboratori di cucina e showcooking gratuiti per tutti voi!!!



Avrete modo di conoscere in modo approfondito i prodotti di CIBOCRUDO, nello stand, ed assaggiarli in vari piatti preparati da me...
Nella foto qui sotto potete vedere il calendario degli eventi tenuti da me nell'arco della giornata, e dei laboratori e showcooking tenuti da Neli's...


Per qualsiasi informazione e per prenotarvi ai laboratori e showcooking gratuiti potete contattare: info@iwyworld.com

Vi aspettiamo numerosi...chiedete, assaggiate!!! Noi siamo lì per voi! ^_^

venerdì 27 febbraio 2015

CIOCCOLATO...SEDATIVO DELL'ANIMA



Si lo so, può sembrare assurdo il titolo di questo post, anche perché molti sanno che il cioccolato è una sostanza eccitante eppure...nei momenti di sconforto dell'anima, quando ci si sente in BLU, il cioccolato (e non so spiegare il perché e NON LO VOGLIO SAPERE) riesce a farti sentire in pace.
Che sia poi una pace apparente, relativa, momentanea...sempre pace è!

E devo ammettere che per me questo è un periodo in cui nella mia dispensa il cioccolato, crudo o tostato (insomma quello normale per intenderci) non manca...anzi!!!
Però deve essere rigorosamente fondente, e la percentuale va dall'80% al 99%; che come dice mio fratello "...ma non fai prima a leccarti la polvere di cacao amaro?..." :)
NO!!!! perché la polvere di cacao ti tira la lingua in punta e...basta!!! Mentre il cioccolato.......prima ti avvolge la lingua, poi il palato per arrivare dritto al naso e per ultimo alla mente e all'anima! Eh!? non male direi!

Così ti ritrovi una domenica pomeriggio, apparentemente tranquilla, a voler preparare qualcosa che possa dare sollievo all'anima, che ti possa coccolare anche solo per ogni boccone che assapori, che possa essere un momento intimo tutto tuo.
Con il pensiero poi di condividere questo piacere, lasciando i tre quarti della torta in frigo per la famiglia...ed intendo TUTTA la famiglia! ;)
...perchè speri, nel tuo cuore, che possano provare le stesse sensazioni in ogni loro singolo boccone.


questa è una torta per 6/8 persone


INGREDIENTI PER LA BASE

3 Tortiere del diametro di 16cm
3 tazze di farina di mandorle
1 tazza e 1/2 di fiocchi di avena crudi frullati
1 tazza di polvere di cacao
3/4 di tazza di acqua
3/4 di tazza di burro di cocco sciolto
1/2 tazza di succo d'acero
1/2 tazza di sciroppo d'agave

PER LA MOUSSE

1 cucchiaino di polvere di vaniglia
2 tazze di anacardi reidratati
1 cocco Thai intero, polpa e acqua. In sostituzione 1 tazza di polpa di cocco
3/4 di tazza di burro di cocco sciolto
1/3 di tazza di sciroppo d'agave
1/2 tazza di polvere di cacao crudo

PER LA GLASSA

1/2 tazza di sciroppo d'agave
1/2 tazza di polvere di cacao crudo
1/4 di tazza di burro di cocco sciolto


PROCEDIMENTO

Prendo le tre tortiere e ricopro il forno di carta forno che ungo un pochettino con del burro di cocco.
Mescolo prima tutti gli ingredienti secchi: farina di mandorle, farina di avena, la polvere di cacao e mescolo bene.
Dopo di che aggiungo tutti gli ingredienti liquidi: acqua, burro di cocco sciolto, sciroppo d'agave e succo d'acero. Mescolo fino ad amalgamare bene tutti gli ingredienti.
Prendo l'impasto e lo divido nelle tre tortiere che riporrò poi nell'essiccatore.Faccio essiccare per un'ora a 42° e poi per otto ore a 40°.
Trascorso questo tempo metto da parte le basi e preparo la mousse.

PER LA MOUSSE

Metto tutti gli ingredienti nel frullatore e frullo alla massima potenza, fino a che non diventa una bella crema gonfia.Lo lascio riposare poi un'ora nel frigo.

PER LA GANACHE
Mescolo tutti gli ingredienti fino a quando non diventa una bella crema liscia, ma non troppo liquida.


COMPOSIZIONE

Prendo il primo strato della torta e lo ricopro in modo generoso con la mousse, così faccio anche con il secondo strato per poi terminare con l'ultimo strato che lascerò intatto; in modo che faccia da chiusura.
Quindi avrò tre strati di base e due di mousse.
prendo la ganache e dal centro della torta la lascio cadere, in modo che vada a coprire bene tutta la torta...anche lateralmente.
Alla fine ripongo la torta in frigo per un'ora in modo che la ganache si possa solidificare, per poi essere servita.
Si mantiene in frigo per una settimana e più...se non la finite prima!! :)








martedì 10 febbraio 2015

TORTA AMELIE...IN OMAGGIO AD AMELIE POULAIN


E' stata come una folgorazione!!!
Questa mattina appena sveglia ho pensato ai lamponi di questa torta...si è vero potrei essere considerata mica tanto normale; quando poi per me è del tutto normalissimo pensare a ciò che ho fatto, ma soprattutto pensare alle sensazioni che provo dopo aver agito.

I lamponi...
Quei lamponi mi hanno riportano subito alla mente un film, che tengo ormai da anni nel mio cuore, e che almeno una volta all'anno riguardo con piacere e in questi anni in compagnia degli elfi (che apprezzano parecchio).

IL FAVOLOSO DESTINO DI AMELIE PULAIN

Ebbene quei lamponi...mi hanno riportato alla sigla iniziale del film, dove Amelie bimba ha dei lamponi sulla punta delle dita.
La prima volta che ho visto quella scena, mi ci sono ritrovata tantissimo anche se credo che molti si siano ritrovati perché...chi non ha mai messo sulle proprie punte delle dita i lamponi??
Io lo facevo un sacco di volte...perchè il lampone è un frutto che di presta a fare la CAPOCCHIA al dito ;)
E poi...da piccoli abbiamo le dita talmente piccole che l'estremità del lampone ci entra a pennello!!!

Beh per tutta la mattina non ho fatto altro che avere l'immagine di quei lamponi appoggiati sulla punta delle dita, ed allora ho pensato di dare un nome a questa torta.
Potrà sembrare banale, ma io lo trovo...uhmmm...un gesto genuino. Sicuramente è un percorso tutto mio, collegare i lamponi della torta e la torta stessa ad un personaggio di un film, che immancabilmente mi fa sempre sognare e chiudermi intimamente in me stessa.

Non penso, o almeno non credo che nominerò mai un altro piatto. A meno che non succeda qualcosa, come in questo caso, che mi possa lasciare un segno amorevolmente indelebile.

Quindi vi presento la ricetta della TORTA AMELIE ^_^

INGREDIENTI per una tortiera da 16cm

3 confezioni da 250gr di lamponi
200gr di cioccolato crudo
1 tazza di latte di cocco
2 cucchiai di burro di cocco
6 cucchiai di succo d'agave crudo
1 cucchiaio di cocco rapè (facoltativo)
8 datteri medjoul
1 pugno e 1/2 di noci di macadamia
2 pugni di mandorle
1/2 cucchiaino di vaniglia

PROCEDIMENTO

PER LA BASE

Prendo una confezione di lamponi, e dopo averli lavati bene li passo con un cucchiaio attraverso un setaccio. In questo modo rimane tutta la polpa e i semini rimangono attaccati alla rete del setaccio...e tengo la polpa da parte.
Nel frattempo preparo la base, e metto nel frullatore i datteri denocciolati, le noci di macadamia, le mandorle e un cucchiaio di burro di cocco.
Frullo bene tutto fino a quando gli ingredienti non di sono ben amalgamati, ma soprattutto le noci e le mandorle non risultino troppo grosse.
A questo punto prendo la tortiera e con l'impasto inizio a rivestirne la base, cercando di fare uno spessore non troppo alto...e lo metto in frigo. Se avete fretta potete metterlo anche per un'oretta in freezer.

PER IL RIPIENO AL CIOCCOLATO

Trito il cioccolato, io di solito lo trito con il coltello; il perché è semplice...mi piace sentirne il profumo mentre lo taglio :)
Una volta tritato, lo sciolgo a bagno maria stando attenta che l'acqua non raggiunga mai il bollore...già con l'acqua tiepidina il cioccolato inizia a sciogliersi; ma se avete tempo potete metterlo su di un termosifone e..........attendere!
Una volta sciolto, lo metto in una terrina e ci verso poi il latte di cocco e quel cucchiaio di burro di cocco che...prima ho sciolto ;)
Aggiungo anche il succo d'agave e la polpa di lamponi; mescolo bene fino a che si amalgami tutto bene.
Verso poi l'impasto sopra la base che ho preparato precedentemente e che ho tirato fuori dal frigo.
Una volta versato tutto l'impasto, metto la tortiera in frigo per almeno 6 ore in modo che si solidifichi bene. Per accorciare i tempi potete fare un'ora in freezer e il resto delle ore in frigo...vedete voi :)

Quando l'impasto sarà ben solidificato lo decoro con il resto dei lamponi (le due confezioni da 250gr), e se volete potete cospargere la superficie con il cocco rapè...


Vi lascio alla fine del post con un trailer del film e chissà...forse verrà voglia anche a voi di rivederlo!!!


Con questa ricetta partecipo al Concorso di CiboCrudo & DolceSenzaZucchero

domenica 8 febbraio 2015

NON SOLO CAVOLI A MERENDA


Quando ero molto piccola e si giocava nei cortili, perché una volta si giocava nei cortili o per le strade, si usava dire "...col cavolo a merenda.."; che voleva dire tipo "...seeee figurati..." oppure "...non c'entra niente..."
Noi bambini la si diceva spesso perché...non potevamo dire le parolacce e quella credo fosse l'espressione più forte che ci potesse essere concessa.
Purtroppo questa espressione si è persa, come tante altre, con l'andar del tempo...i detti milanesi i modi di dire (quelli veri), tipicamente milanesi...puff...spariti!!
Ma credo che questo sia lo scotto di una città che pensa solo all'andare avanti (in quale direzione poi?) lasciandosi alle spalle la tradizione e non guardandola più...purtroppo!!! :(

Ma...tornando a bomba e parlando della ricetta, o meglio, della zuppa che voglio proporvi oggi...sempre di cavoli si tratta!!
Infatti anche il cavolo nero fa parte della famiglia della Brassica (cavoli in generale per intenderci) ed il suo nome scientifico è BRASSICA OLERACEA; certo non andrò mai da un fruttivendolo a chiedere "...ehmmm scusi avrebbe per caso della Brassica Oleracea...?", mi guarderebbe come se fossi una matta! Perché già a volte guardano storto quando gli chiedi il cavolo nero, per non parlare poi del cavolo riccio che sembra provenire da Marte (eheheheh); quindi figuriamoci se glielo chiedo con il nome scientifico ;)
Comunque mai perdersi d'animo, perché alla fine si trova sempre un fruttivendolo, che io chiamo spaccino di fiducia, che ti comprende e riesce a farti trovare delle meraviglie (tra le quali il cavolo nero) e renderti felice!! ^_^

Quindi questa zuppa è un omaggio a questa "Brassica" poco conosciuta qui al Nord.
Premetto che io l'ho fatta cruda, ma questo non toglie che voi possiate seguire passo passo la ricetta e riscaldarla fino a renderla bollente, o prepararla come una zuppa classica partendo dal soffritto di verdure per poi aggiungerci del brodo vegetale e continuare la cottura...a voi la scelta!
Nella versione Vegan non ci metterei l'avocado, ma questi son gusti personali :)

INGREDIENTI per 2 persone

6 foglie di cavolo nero private della costa centrale ( volendo la costa la potete anche tenere se usate la ricetta vegan)
3 gambi di prezzemolo dei quali tengo solo le foglie
1 picchio di agli
1/2 avocado se è grande o 1 intero se è piccolo
2 o 3 foglie di insalata che può essere lattuga romana, gentile, valeriana (insalata di stagione)
sale q.b o erbe essiccate
5 o 6 nocciole
peperoncino (facoltativo)
olio evo
Acqua q.b per dare consistenza alla zuppa

PROCEDIMENTO

Lavo bene il cavolo nero privandolo della costa centrale, lo taglio poi a pezzi e lo metto nel frullatore. Stesso procedimento per l'insalata, della quale però la costa centrale la mantengo.
Aggiungo poi l'avocado, la cipolla a pezzetti (o lo scalogne), il prezzemolo, il sale o le erbe essiccate e aggiungo anche un pochino di acqua. Quest'ultima va aggiunta poco per vedere il tipo di consistenza della zuppa, e aumento la quantità se la voglio meno densa.
Frullo bene tutto!

Se voglio una zuppa tiepida la riscaldo cercando di non superare la temperatura di 42°, per praticità la posso mettere in forno accendendo solamente la lampadina e la lascio per circa 30 minuti.

Guarnisco poi con un trito fresco di prezzemolo e granella di nocciole, un filo di olio evo e un trito di peperoncino calabrese, ma...quest'ultimo lo lascio decidere a voi :)



martedì 3 febbraio 2015

COME TI TRASFORMO LA ZUCCA!

La zucca è davvero un frutto-ortaggio versatile che mi lascia sempre a bocca aperta...Perchè la si può usare sia per i piatti salati che dolci, utilizzarla per le chips che sono davvero buonissime e poi...porta allegria!! E' talmente colorata e profumata, che spesso mi fa dimenticare di essere in pieno inverno :)
Devo ammettere di averla scoperta, purtroppo, da pochi anni; forse perché ai tempi che furono, e mangiavo ancora di tutto...avevo assaggiato dei piatti che sinceramente...non me la fecero apprezzare poi tanto.
Anche con l'alimentazione Vegan nei miei piatti la zucca era davvero poco presente, e...ho capito il perché!!!
Perché cruda.............è molto ma molto più buonaaaaaaa!!!!
Chips, Spaghetti, Carpaccio, Torrette o Mattonelle e poi...i dolci ohhhhhhh dooooollllccciii!!! eheheheh

E questa che oggi vi posto è una fantastica TORTA DI ZUCCA SPEZIATA!!
E' stata la protagonista finale dell'evento del 24 Gennaio, oltre agli alimenti di CIBO CRUDO, ed ha riscosso molto successo e...a grande richiesta dei partecipanti all'evento...la posto qui oggi!!
Quindi...buona lettura e appagamento di sensi. ;)
P.s in questa foto ho recuperato un piattino da dessert della mia bis-nonna, decori dorati e fini non se ne trovano più...


INGREDIENTI per una torta di 16 cm

PER LA BASE
3 tazze tra noci e mandorle (CIBOCRUDO)
10 datteri medjool (CIBOCRUDO)
1 punta di cucchiaino di vaniglia (CIBOCRUDO)
1/2 cucchiaio di burro di cocco (CIBOCRUDO)
1 tortiera da 16cm o un anello regolabile

PER IL RIPIENO
3 tazze di zucca Butternut ( circa 350gr)
1 tazza 1/2 di latte di cocco
1 cucchiaio di burro di cocco (CIBOCRUDO)
6 cucchiai di succo d'agave crudo (CIBOCRUDO)
1 cucchiaino di zenzero fresco
2 cucchiaini di cannella
1/2 cucchiaino di noce moscata
una punta di cucchiaino di curcuma (CIBOCRUDO)

PROCEDIMENTO
PER LA BASE
Metto nel frullatore tutti gli ingredienti e frullo fino a quando non si sono amalgamati bene gli ingredienti. Rivesto la parte inferiore dell'anello con della pellicola o uso una tortiera e metto il composto di frutta secca nello stampo rivestendo bene la base.

PER IL RIPIENO
Frullo tutti gli ingredienti fino a farli diventare una bella crema. Riempio il mio stampo e livello bene la crema scuotendolo leggermente. Lo lascio poi in frigo tutta la notte, così diventa bello sodo ;)

PER LA DECORAZIONE
Dopo aver preparato la crema, tengo da parte due cucchiai di questa e la metto sempre in frigo tutta la notte.
Prendo poi una tasca da pasticcere con un beccuccio che più mi piace e la decoro ;)

Buon divertimento a tutti...io mi sono divertita molto a farla e vi dirò............anche a mangiarla!!!!!

Ah un'ultima cosa, mi permetto di lasciarvi il link del sito di CIBOCRUDO https://www.cibocrudo.com/
dove potete trovare tutto, dai prodotti, alle ricette, punti vendita, elettrodomestici tipo Vitamix. Huron & Co.
Buona visione!!! ^_^